"GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE".
Correva l’anno 1999 quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite istituiva la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Un fenomeno da “Codice rosso” come attesta il numero dei femminicidi e dei maltrattamenti nei confronti delle donne: offese, colpite, violate, spogliate della vita e della loro dignità.
I volontari che prestano servizio nei diversi centri di accoglienza e di ascolto, vedono arrivare donne con un carico di ricordi che vorrebbero dimenticare e che, invece sono costrette a mettere in fila. Donne che prima di tutto devono essere aiutate ad essere giuste con se stesse, a non annegare in assurdi sensi di colpa. Spesso, sul loro volto, riaffiora il sorriso che permette loro di riappropriarsi della propria volontà e libertà.
La sensibilizzazione a mio parere è il cardine per poter convertire la suddetta giornata in un’occasione di ripensamento di una cultura che perde sempre di più il valore del ragionamento come chiave per il superamento di una ferita narcisistica, incitando al consumismo frenetico e passivo di oggetti come di persone e all’inseguimento di avere tutto ciò che si vuole, senza ricevere mai un NO.
Drammi che non riguardano solo la sfera privata, ma l’intera società. Drammi che spengono il presente e bloccano il futuro, il progresso, la civiltà rendendo inerti i rapporti tra le persone.
"Non è un semplice reato". Il Papa lo scandisce in un tweet diffuso dall'account @pontifex perché esercitare violenza contro una donna o sfruttarla "E' un crimine che distrugge l’armonia, la poesia e la bellezza che Dio ha voluto dare al mondo". Così Francesco non considera l'abuso qualcosa che si esaurisce nell'ambito della relazione distorta tra un uomo e una donna, ma va oltre esprimendo quella interconnessione nel creato per cui se viene meno brutalmente il femminile, ciò che resta è minato nel profondo.
Faccio mio il grido del Papa per un mondo più umano ed equo “Basta violenze sulle donne: ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una Donna ha preso l’umanità”.
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