LA CATTIVA DIGESTIONE........ cause e soluzioni.. consigli dalla farmacia
La cattiva digestione: come si manifesta
Si parla di cattiva digestione (dispepsia, come la chiamano i medici) quando almeno uno di questi sintomi si presenta dopo un pasto:
Dolore nel quadrante alto dell’addome (la regione compresa tra la fine dello sterno e l’ombelico);
Bruciore nel quadrante alto dell’addome;
Il sentirsi sazi poco dopo aver iniziato un pasto;
Un fastidioso senso di pienezza dopo aver smesso di mangiare.
Non tutti si accorgono subito che i sintomi sono legati ai pasti: in alcuni soggetti compaiono dopo che hanno smesso di mangiare da 2-3 ore, rendendo più difficile associare il consumo di cibo con il disturbo.
Inoltre, anche altri sintomi possono essere presenti, in particolare:
Nausea;
Gonfiore;
Eruttazioni continue.
· Chi ne soffre
· Se in alcuni di noi la cattiva digestione si presenta solo dopo un pasto particolarmente abbondante (l’abbuffata pasquale o natalizia), nella maggior parte dei casi chi ne soffre ha sintomi anche dopo pasti più moderati. Si stima che il 10-15% della popolazione adulta, in Italia, soffra di problemi legati alla cattiva digestione. Anche se è un disturbo differente dal reflusso gastrico, i due possono coesistere, rendendo la tavola un incubo per chi ne è affetto.
Ci sono alcuni fattori che sembrano predisporre alla dispepsia, uno su tutti lo stress. Sia dovuto al lavoro, ai ritmi frenetici o all’ansia, lo stress favorisce i sintomi della cattiva digestione. Altri fattori riconosciuti sono il fumo e la sindrome del colon irritabile.
Cosa provoca i sintomi?
Sono diverse le alterazioni alla base della dispepsia. Questo spiega perché anche i sintomi sono molteplici e non tutti ne soffrono alla stessa maniera. Le cause principali di una cattiva digestione sono:
Il duodeno (il primo tratto dell’intestino) che diventa più sensibile all’acidità dello stomaco. Durante la digestione il cibo, che viene processato nello stomaco, passa nel duodeno, dove inizia una prima fase di assorbimento. In questo passaggio anche una parte dell’acido dello stomaco arriva nel duodeno e, in alcuni di noi, questo provoca un’irritazione delle pareti del duodeno, portando a dolore e bruciore.
Lo stomaco ci mette troppo tempo a svuotarsi. Il rallentamento del transito gastrico, peggiorato dal alcuni cibi, come quelli ricchi di grassi, porta a sviluppare un fastidioso senso di pienezza, il sentirsi sazi anche dopo pochi bocconi e predispone alla nausea.
La nausea è indotta anche quando le pareti dello stomaco non riescono a dilatarsi abbastanza, per raccogliere il cibo che ingeriamo.
L’accumulo di gas nello stomaco e nell’intestino, ingerito mentre si mangia (specie se si parla molto durante i pasti o se si consumano bevande gassate), porta a gonfiore ed eruttazioni eccessive.
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Cosa si può fare per migliorare la cattiva digestione?
Ci sono diverse buone abitudini che possono essere adottate e favoriscono una buona digestione. Queste abitudini sono tanto più rilevanti quanto più frequenti sono i sintomi, o il disturbo interferisce con le nostre attività quotidiane.
Anche se spesso non sono sufficienti a far sparire completamente il problema, combinate a un rimedio da assumere quando i sintomi si presentano, possono migliorare notevolmente le problematiche digestive. Vediamo quali sono:
Ridurre le porzioni: pasti più piccoli riducono il carico sullo stomaco, e rendono meno probabile un rallentamento del transito gastrico. La riduzione delle porzioni dovrebbe essere compensata da uno spuntino a metà mattina e una merenda a metà pomeriggio, così da evitare di arrivare ai pasti principali con molta fame. Anche la colazione non va trascurata, così che diventi un ulteriore momento in cui assumere parte delle calorie giornaliere.
Ridurre il consumo di cibo ad alto contenuto di grassi: i grassi rallentano il transito gastrico. Evitare il più possibile alimenti ricchi di grassi potrebbe portare a un significativo miglioramento dei sintomi.
Ridurre il consumo di alcol e caffè: è un consiglio particolarmente utile in chi soffre anche di reflusso gastrico. Alcol e caffè possono peggiorare i sintomi legati all’acidità, come bruciore e dolore.
Smettere di fumare.
Evitare le bevande gassate e l’uso di chewing-gum: in entrambi i casi favoriscono gonfiore ed eruttazioni, quindi questo consiglio diventa rilevante soprattutto per chi avverte questi sintomi.
Fare regolarmente attività fisica moderata: oltre a tutti gli altri benefici per la nostra salute, può aiutare a migliorare anche i sintomi della cattiva digestione.
Introdurre nella propria quotidianità un momento di scarico dello stress: lo stress è una delle cause principali della cattiva digestione. Dedicare un momento tutti i giorni a un’attività rilassante aiuta a ridurre l’agitazione, con benefici anche sulla digestione. Esistono molte attività che possono aiutare in questo, da un hobby o uno sport, alle pratiche di mindfulness, che possono essere eseguite comodamente a casa, con il supporto di app specifiche.
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