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Sandro Ottaviani

MORENA...STRALCI DI RICORDI

Il nome Morena si riferisce, probabilmente, alla gens romana dei Murena che avevano una villa in questa zona, tra i membri della famiglia si ricorda il magistrato Lucio Licinio Murena (62 a.C.).

Sulle rovine della villa sorsero un insieme di edifici medievali, circondati da un vasto recinto, costituito da un corpo a tre piani ( forse in origine una torre) e da una serie di casali a due piani databili tra il XVI ed il XVII secolo.



A Casal Morena, al Km. 4 della via Anagnina, si trova la famosa Torre di Morena, essa controllava, oltre il vicino Casale, anche le vie di comunicazione.

La sommità della Torre in origine era coronata da una cornice in laterizio, poi modificata con un’apertura a tetto per essere adibita ad abitazione. Le finestre presentano stipiti di marmo e peperino.


Morena nei primi anni del ‘900

All’epoca Morena era un’immensa distesa di terre e culture prative e cerealicole che si estendeva sulla destra e sulla sinistra della via Anagnina. Questa era una strada non asfaltata percorsa sul lato destro in uscita da Roma dal tram della STEFER che proprio Morena aveva una fermata con lo scambio.




Dopo la guerra del ’15-’18, le terre appartenenti ai grandi proprietari terrieri(Colonna, Lavaggi, e Senni) furono in gran parte espropriate per essere cedute agli ex combattenti, così sorsero a morena, i primi vigneti, nella zona compresa tra via Stazione di Ciampino e via dei Sette Metri e anche in quella di centroni.


Durante questo periodo, la tenuta di Morena, che aveva un’estensione di circa 250 ettari, non fu espropriata tutta, ma un quarto del suo territorio fu lasciato a condizione che la proprietaria permettesse la costruzione di efficienti strutture agricole per un possibile insediamento abitativo. Vennero così effettuati i seguenti lavori:


dissodamento dei terreni, realizzazione un reticolo di strade, la costruzione di una vaccheria e di un grosso fienile, un’abitazione per i salariati (il Casalotto). Venne mantenuta integra la struttura dei vecchi casali.


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Titolo 2

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