"TRA ARTE E SPIRITO: VISITA AI MUSEI VATICANI".

Nascere a Roma è un privilegio!

La città non a caso è eterna, così immersa nella sua storia, nella sua profonda bellezza, nella sua cristianità di cui è stata, è e sarà la culla per antonomasia.

Grazie a mia figlia, che frequenta il secondo anno di catechesi per la preparazione alla Prima Comunione ed a padre Lodovico, ho avuto in dono due splendide occasioni: partecipare all’Angelus a San Pietro e tornare a visitare i Musei Vaticani.

Un’emozione unica per tutti e per me che a Roma ci sono nata, per me in questo momento particolare della mia vita mentre accompagno mia figlia nel suo cammino spirituale.

Entrare ai Musei Vaticani è sin da subito un’esperienza affascinante: l’arte in tutte le sue forme pervade ogni singolo spazio e cattura le migliaia di visitatori che vi si recano ogni giorno.

Dopo aver sbrigato le formalità burocratiche, la nostra visita inizia sotto la guida attenta di Immacolata che ha cercato di trasmetterci la sua passione, soffermandosi su ogni minimo dettaglio.

Sarebbe difficile per me oggi dire cosa mi ha colpito di più di questa visita: un arazzo, un affresco, una statua o la loro storia raccontata non solo dal punto di vista artistico ma anche di fede.

Spirito e arte, in questi musei, si fondono in un tutt’uno. E allora la volta della Cappella Sistina diventa sia uno straordinario esempio di affresco con le sue forme armoniche e i suoi colori ma anche lo strumento per ripercorrere la Genesi o gli affreschi delle stanze di Raffaello sono oltre che capolavori d’arte anche il modo di “ripassare” la conversione di Costantino.

Certo non sfugge il connubio tra potere spirituale e quello temporale che contraddistinse la Chiesa nei secoli scorsi, ma quello che prevale alla fine è un senso di appagamento di vista e anima.