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Writer's pictureManuela Fratini

VI PRESENTO IL NUOVO VESCOVO DI SETTORE.



E si, Gianpiero Palmieri, il nostro Vescovo di settore, è stato trasferito nella sede vescovile di Ascoli Piceno.

Così da quest’anno abbiamo un nuovo Vescovo Mons. Riccardo Lamba, lo abbiamo conosciuto grazie a P. Lodovico che in occasione della festa della Madonna degli Orfani, lo ha invitato a celebrare e presiedere la messa del 27 settembre alle ore 18.30.


In questa data Girolamo Emiliani, prigioniero di guerra in attesa di essere giustiziato, è stato miracolosamente liberato dalla prigionia e dalle catene (memore delle preghiere ed insegnamenti della mamma), dopo aver invocato la Madonna con il proponimento di prendersi cura degli orfani.


E’ così iniziata la celebrazione, ogni anno.. e ricordo a chi c’era che abbiamo già festeggiato solennemente anche i 500 anni da questa data. Per i nostri sacerdoti, la nostra parrocchia ha un significato vitale.

Da S. Girolamo E. a Somasca, ha preso vita la congregazione dei padri somaschi. Continua così in loro la promessa del nostro patrono di onorare la promessa fatta alla Madonna.

Bene, allora il volto del nuovo Vescovo è questo e ha anche un nome ovviamente che è don Riccardo.

Sarebbe stato bello farvi sentire l’omelia anziché raccontarla ...

Ha toccato le corde di ogni cuore quando ha riportato un’esperienza quasi personale di un sacerdote suo amico che ha vissuto l’accudire il suo papà anziano, incapace, non più autosufficiente, e quindi lavare per la prima volta quell’uomo fragile.. che lo ha cresciuto dall’infanzia.


Ed è veramente un’esperienza, un momento non solo d’intimità, che non potrai più dire ”ti capisco” perché la sofferenza che si prova, anche il pudore se vogliamo, ti cambia la vita. Aver provveduto da se, prendere stavolta lui in braccio il suo papà, non dimentichi più quella prima volta.


Ecco, questo è stato il suo farsi conoscere. A me, personalmente .. arrivando al mio solito posto mi sono detta….chissà ..sarà sicuramente una celebrazione sentita... curata.. bei fiori…



ma, invece poi, le parole,... la profondità... e il tono della voce con cui ci ha parlato durante l’omelia…i gesti usati nel comunicare le sue stesse emozioni,... l’attesa che ha fatto dopo

aver finito di dare la comunione ...mi hanno aperto un flash.....

l'immagine di un sacerdote "normale"

che aspetta, ..si guarda intorno se c’è qualcuno che sta arrivando.. che poi quasi sembra chiedersi.. ”che faccio? “ Ho visto tanta spontaneità in lui ..magari averlo più spesso qui.. e credo che non gli dispiacerebbe un bel caffè “parrocchiale”.

A presto don Riccardo.

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Titolo 2

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